mercoledì, novembre 01, 2006

Aggiornamenti, e opinioni

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Da: Giuseppe Boscarino: Per amore Per amore

in sintesi: mi disturba l'idea che questo Governo (che io ho contribuito ad eleggere) decida così allegramente/tragicamente (?) di scorte, d'impiego di mezzi e addetti ben altrimenti utilizzabili

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giuseppe
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ps: in dettaglio, volendoci ricamare un po' sopra, spero di non avere perso troppo tempo (e di non farne perdere tanto a voi) nel montare quanto segue, cronistoria di un intervento multimediale interattivo che potete tentare di ricostruire... se vi va...
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per buona lettura inoltro quindi quanto chiesto al
contattaci di
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Elio e le storie tese
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mi potete aiutare?
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Avrei voglia di cambiare il link attuale (che porta alla homepage del vostro sito) a un altro link che direttamente faccia ascoltare anche solo per alcuni secondi il vostro live sabbiature del 1 maggio 1991 [quello del "ti amo ti amo Andreotti (e non solo)" e "per amore per amore ti votiamo", ndr]. Il tutto per meglio "significare" il "Per amore Per amore" scelto come titolo di un post del blog
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http://progettomaglietta.blogspot.com
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Da: Giuseppe Boscarino: Per amore
Per amore 2
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per chiarezza e completa conoscenza
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inoltro un altro modo d'impiego del tempo
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a cui io per esempio dichiaro di volere partecipare
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giuseppe
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Sergio Di Vita a List

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a Palermo, il 27 ottobre 2006

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Vi trasmettiamo il testo che verra' sottoposto fra due giorni al Prefetto di Palermo. Con preghiera, se lo condividete, di diffusione e adesione immediata. Potete aderire presso la Cattedrale, o inviare le vostre adesioni a questo indirizzo e.mail.
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Grazie.
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"Sostenendo le famiglie del Comitato di lotta per la casa "12 luglio", che dal 12 ottobre presidiano la Cattedrale di Palermo, e ritenendo legittime le loro richieste, chiediamo al Prefetto di Palermo la convocazione immediata di un tavolo di trattativa alla presenza dei rappresentanti del Comune di Palermo e del Comitato di lotta, in permanenza del presidio della Cattedrale, al fine di arrivare ad una soluzione concreta".
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Per conoscere la storia recente della lotta per la casa a Palermo:
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http://www1.autistici.org/zetalab//index.php?mod=read&id=1161732503
http://www.centroimpastato.it/publ/online/lotta_casa.php3
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Stasera alle ore 20 del 26 ottobre 2006
nella Cattedrale di Palermo
un momento di condivisione,

riflessione e preghiera
(per chi vorra' pregare)

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con padre Alex Zanotelli, comboniano
i Laici Comboniani
la comunita' Kairos
e varie altre comunita' palermitane.

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Una manifestazione di vicinanza e di solidarieta'
con le famiglie senza casa di Palermo

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che da due settimane presidiano la Cattedrale,
lasciandola pulita e aperta alle visite e alle funzioni,
per testimoniare pacificamente il loro dramma.

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L'invito e' rivolto a tutte e tutti coloro, religiosi e non, che vogliono conoscere questa realta' o che, conoscendola, vogliono manifestare la loro solidarieta' agli ultimi di questa citta' con la presenza e la partecipazione.
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Vi chiediamo di estendere il piu' possibile questo invito.
Grazie. A stasera.
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Il 26/10/06, Sergio Di Vita <sdivita@neomedia.it> ha scritto:

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Mentre vi scrivo potrebbe essere gia' in atto, o gia' effettuato, lo sgombero forzato della Cattedrale, con il suo esiziale strascico di possibili feriti, di bambini che subiscono scene drammatiche, di senso di frustrazione e sconfitta, di naturale inasprimento delle coscienze. Gia' ieri sera una donna anziana ha avuto un malore ed e' stata portata in ospedale.
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Ma andiamo con ordine.
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Tutti i segnali di ieri fanno temere l'imminenza dello sgombero.
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Vista l'emergenza dell'emergenza, finche' si rimane in Cattedrale
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I MOMENTI DI PREGHIERA SARANNO
NON PIU' SOLTANTO LUNEDI' SERA,
MA TUTTE LE SERE A PARTIRE DA STASERA,
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voluti e bene accolti dalle persone presenti, organizzati dalle varie comunita' palermitane, come segno CONCRETO e INEQUIVOCABILE di vicinanza con gli ultimi, e come manifestazione della volonta' del popolo di Dio di pregare nella SUA chiesa, in una chiesa da cui il suo parroco ha fatto portar via il Santissimo (gesto che equivale ad una sconsacrazione), e in cui ha sospeso le funzioni religiose, nonostante i senza casa abbiano non solo espresso il loro desiderio di parteciparvi, ma garantito lo svolgimento sereno, alzandosi ogni mattina alle 6 e mezza e sgomberando e pulendo tutto.
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I SEGNALI:
  1. ieri mattina, una riunione straordinaria, in Prefettura, del Consiglio per l'ordine e la sicurezza, in cui e' stato affrontato il tema dello sgombero della cattedrale.
  2. in serata, il comunicato stampa dell'Arcidiocesi di Palermo, dal titolo "La Chiesa palermitana accanto ai senza casa sollecita lo sgombero della Cattedrale"
  3. alle 22, la visita del parroco mons. Lo Galbo, scortato da due poliziotti.


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Il primo segnale e' evidente: e' la scelta di un organo, la Prefettura, di adottare una linea dura, a fronte di un problema di una gravita' inaccettabile in una civitas degna di questo nome,

I CUI ASPETTI PIU' EMERGENZIALI SI POTREBBERO RISOLVERE IN POCHE ORE.

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Il secondo e il terzo meritano qualche riflessione in piu'.

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IL COMUNICATO STAMPA DELL'ARCIDIOCESI

Lo riporto integralmente:
25 Ottobre 2006 comunicato stampa 156/2006

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La Chiesa palermitana accanto ai senza casa sollecita lo sgombero della Cattedrale

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La Chiesa di Palermo è sempre accanto ai poveri, ai senza lavoro, ai senza casa, agli immigrati, ai carcerati e agli ex detenuti. Basti leggere i molteplici interventi del Cardinale Arcivescovo Salvatore De Giorgi per rendersi conto di quante volte ha dato loro voce sia in Cattedrale sia nella Sala del Comune sia nelle Piazze. Questo è il compito della Chiesa, che non può sostituirsi alla politica e alle istituzioni civili, le uniche responsabili della soluzione dei problemi sociali. Tuttavia, poiché la Chiesa non può chiudere gli occhi davanti ai bisogni concreti ed emergenti, quella palermitana ha dato vita ad alcune opere - segno della carità e del suo essere doverosamente dalla parte degli ultimi, con i quali il Signore Gesù ha voluto identificarsi. A parte l'interesse concreto dimostrato per i "senza casa" dal Cardinale Arcivescovo in quanto Presidente delle Opere Pie "Card. Ernesto Ruffini" e "Pignatelli-Gulì", mettendo a loro disposizione alcuni locali delle medesime, a parte gli interventi continui offerti dalla Caritas Diocesana attraverso i suoi 10 Centri di ascolto e quelli delle Caritas parrocchiali, la Chiesa di Palermo ha realizzato:

  • La Casa di accoglienza Giovanni Paolo II, per donne in difficoltà.
  • La Mensa Diocesana, aperta ogni giorno a tutti i bisognosi, senza distinzione di religione, di nazionalità, di cultura.
  • Il Centro Agape, che offre servizi polivalenti a persone indigenti, nel cuore dell'Albergheria.
  • La Locanda del Samaritano, per l'accoglienza notturna dei senza dimora.
  • L'ambulatorio sanitario per extracomunitari.
  • Il Centro Koinonia per l'accoglienza diurna dei disabili.
  • Il Giardino di Madre Teresa, centro integrato di accoglienza diurna per minori.
  • Il Centro Communio per detenuti ammessi alla misura alternativa alla pena.
  • Il Centro Santa Rosalia per l'accoglienza di donne, familiari di detenuti o ospedalizzati.
  • Ben 15 progetti di promozione umana e solidarietà a favore di minori, malati mentali, disabili, immigrati, detenuti, in diverse parrocchie urbane ed extraurbane.
  • Centri di distribuzione di viveri e di vestiario.

Dispiace, pertanto, che da qualche parte si offenda la verità, insinuando che la Chiesa palermitana sia indifferente o addirittura ostile nei confronti dei "senza casa". Oltretutto, è stato proprio il Cardinale nel 2002 a proporre l'utilizzo dei beni confiscati, nel rispetto delle norme vigenti. Ma dispiace anche che si faccia ricorso alla occupazione della Cattedrale per fare emergere la gravità del problema, dall'Arcivescovo comunque sempre e con decisione sollevata. Se è vero che la casa è un diritto, è anche vero che è un diritto dei fedeli svolgere le celebrazioni liturgiche e le attività pastorali in un contesto sereno e dignitoso, alieno da ogni forma di strumentalizzazione.

E in realtà - come attestano i responsabili della Cattedrale - si verificano al suo interno, di giorno e di notte, comportamenti che non si addicono alla sacralità del tempio.S'invitano, pertanto, i carissimi fratelli e sorelle "senza casa", ai quali la Chiesa di Palermo sarà sempre vicina, a lasciar libera la Cattedrale, anche per favorire le auspicate trattative con le Istituzioni, che in tal senso hanno manifestato la loro disponibilità, e alle quali la Chiesa rinnova l'appello a trovare soluzioni idonee e urgenti nel rispetto della giustizia e della legalità.
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I commenti sarebbero tanti. Mi limitero' a chiosare alcuni passaggi, perche' ci sono alcuni fatti che non tutti sanno. Sotto forma di domande:

  • perche' la "Chiesa palermitana" (cioe', chi?) si rivolge ai senza casa attraverso un comunicato stampa, che fino a ieri sera era raggiungibile solo su Internet, e non comunica di presenza? Questo e' stare "accanto"? Perche' non "avvicinano" - come si dice da noi? Cosi', tanto per vedere nomi e facce, di questi che si autodefiniscono "LA Chiesa palermitana". E, chi non sottoscrive il comunicato non e' Chiesa palermitana?

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  • quando ha proposto, il Cardinale, "l'utilizzo dei beni confiscati, nel rispetto delle norme vigenti"? A nessuno del Comitato di lotta per la casa risulta cio'.Risulta invece che e' stato il Comitato ad avere l'idea, e a proporre tale soluzione al Prefetto, che non si convinceva e la bocciava. E' stato il Comitato che e' tornato a insistere con il patrocinio dell'Ufficio nazionale di Libera per i beni confiscati, e forte della chiarezza della legge in merito, e questo ha portato finalmente, caso pioniere in Italia, all'assegnazione di 40 alloggi. Se lo ha fatto anche il Cardinale, bene. Ma forse la prossima volta sarebbe bene comunicare, stare piu' "accanto".

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  • "E in realtà - come attestano i responsabili della Cattedrale - si verificano al suo interno, di giorno e di notte, comportamenti che non si addicono alla sacralità del tempio ." Questa e' un'affermazione estremamente grave, tanto piu' grave quanto piu' chi la sottoscrive (l'Arcidiocesi nella sua interezza, dunque TUTTI i parroci), AFFERMA IN MODO SINUOSO COSE GRAVI ALL'INDIRIZZO DI ALTRE PERSONE, SENZA ESSERNE TESTIMONE. A meno che non siano venuti col mantello dell'invisibilita'. Come si chiama questo comportamento, in termini legali? e in termini morali? e in termini cristiani? Chi sono "i responsabili della Cattedrale"? Che cosa "attestano"? Quali sono questi "comportamenti che non si addicono alla sacralita' del tempio"? Signori parroci, rispondete. Che ne sapete di cio' che avete sottoscritto? Dite che cosa avete visto di persona, siatene testimoni. Oppure, riparate a questa calunnia. E' vostro dovere di uomini, prima ancora che di sacerdoti di Cristo. Venite a vedere. Vedrete un luogo pulito, ordinato, rispettato in ogni suo angolo. Vedrete cartelloni di varia natura e tenore, sul sagrato. Vedrete giocattoli, sul sagrato, di bambini che per un po' giocano riparati e protetti, invece che per la strada. Vedrete e ascolterete gente dignitosa, composta, che cerca di mantenere la serenita', ognuno col suo carattere e in pieno spirito di condivisione, nonostante tanti drammi individuali e collettivi. Vedrete gente che si riunisce ordinatamente per stabilire il da farsi, e tutte le cose che si decidono sono sempre rigorosamente pacifiche. In una parola, vedrete una Chiesa vivente.

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LA VISITA SERALE DI MONSIGNOR LO GALBO

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E' arrivato con un foglio in mano, scortato da due poliziotti. Cercava "responsabili" con cui parlare. Ne ha trovato un paio, a cui ha chiesto di dichiarare se la Cattedrale era occupata o no.
Abbiamo tentato di spiegargli che la Cattedrale non era occupata, ma presidiata. Non capiva la differenza, nonostante le spiegazioni (un posto e' occupato quando si chiude, e se ne impedisce l'accesso; invece la Cattedrale e' aperta giorno e notte, pulita, sorvegliata come mai - chiedete con che facilita' sono entrati i "brutti sporchi e cattivi"; e visitata da frotte di turisti). E continuava a ripetere "se e' occupata, me ne vado. Se no, devo chiudere"... Alla fine ha tentato, invano, di far scrivere di suo pugno a uno dei responsabili "la Cattedrale e' occupata (vabbe', presidiata...)". Tutto cio' mentre varie persone dialogavano con i poliziotti, molto bonari, che avevano un'aria alquanto imbarazzata, e si rendevano ben conto che l'aspetto umano di questa scena era paradossale. A domanda rispondendo, Mons Lo Galbo dichiarava di non sapere niente del comunicato stampa. Insomma, questa Arcidiocesi, a nome di chi scrive, se nemmeno il parroco della Cattedrale ne sa niente?... Esaurito il suo primo tentativo (ognuno colleghi o non colleghi come vuole questo fatto con i due precedenti), ha preso carta e penna e ha cominciato a copiare il testo di tutti i cartelloni. A che serve cio', secondo voi?... Gli abbiamo detto che gia' che c'era poteva anche fotografare i giocattoli; e gli abbiamo spiegato un passo del Vangelo scritto in un cartellone, che "non capiva". E gli ho anche detto che, nel caso improbabile fosse tentato di fare un estratto di questi testi, tra cui alcuni sono effettivamente piu' arrabbiati di altri (provate voi ad avere 70 anni e dormire da sette mesi all'aperto in "piazza delle Vergogne", e poi a dire scusi e prego), mettero' a disposizione della cittadinanza il testo integrale di tutti. Ne spicca uno, che contiene il resoconto testuale di una frase rivolta proprio da mons. Lo Galbo, ieri mattina, alle persone senza casa: "ANDATEVI AD OCCUPARE LA CHIESA DEI VOSTRI AMICI" Abbiamo continuato a chiedergli ieri sera di spiegarci meglio che voleva dire, con quella frase. Non rispondeva. Glielo chiedo ancora: Monsignor Lo Galbo, che voleva dire? chi sono secondo lei i "nostri" amici? sono diversi dai suoi? Cristo di chi e' amico? lei che si proclama "rappresentante di Dio in Terra", come mai fa questa distinzione? il Dio che lei piu' di noi rappresenta, che distinzioni farebbe secondo lei? e di chi si proclamerebbe, oggi come allora, Amico?

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Questo lei lo chiama "stare accanto ai senza casa con le virgolette"? Ah, gia', scusi. lei con il comunicato della "Chiesa Palermitana" non c'entra, non ne sapeva niente (non dovrebbe risentirsi con chi ha preteso di parlare anche per bocca sua?). E dall'alto di quale Sua conoscenza esoterica, mons. Lo Galbo, ha tacciato di simulazione quella donna anziana che hanno portato via con l'ambulanza?

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Sergio Di Vita

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questo scritto esprime mie opinioni, di cui mi assumo piena ed esclusiva responsabilita'

Non ne riconosco alcuna riproduzione parziale.

Questa mail e' inviata a

[stesso elenco e appello a partecipare di quello già pubblicato qui sotto]

giovedì, ottobre 26, 2006

Gli sfratti e la casa a Palermo

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---------- Forwarded message ----------
From: Sergio Di Vita <mailto:sdivita@neomedia.it>
Date: 25-ott-2006 19.17
Subject: chi sono i mercanti? riflessione sui senza casa a Palermo
To: List Suppressed
a Palermo, il 25 ottobre 2006
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Care... cari...
mi rivolgo a voi per un appello a condividere, ad arricchire collettivamente, una riflessione complessa e drammatica.
Il tema, o meglio lo spunto, e' cio' che accade in questi giorni e in queste notti nella Cattedrale di Palermo.
Come la maggior parte di voi gia' sa, la Cattedrale e' occupata da quasi due settimane da alcune decine di persone: uomini, donne e bambini, in rappresentanza di migliaia, che si alternano ad altre decine, facenti parte del Comitato di lotta per la casa a Palermo, che conduce da molti anni la sua vertenza infinita e kafkiana con modi civili e dignitosi, per l'affermazione di un diritto elementare: un tetto stabile sulla testa.
Prima di tutto, un invito proveniente da varie "comunita' di base" palermitane:
LUNEDI' 30 OTTOBRE ALLE 20.30
NELLA CATTEDRALE DI PALERMO
INCONTRO DI PREGHIERA E RIFLESSIONE CON LE FAMIGLIE SENZA CASA
Questa riflessione riguarda certamente, in prima battuta, i cattolici che a buon diritto possono esprimersi in merito all'occupazione di un luogo fisico simbolo della loro Chiesa.
Questa e' una parte del discorso che va certamente sviscerata.
Ma, in modo piu' allargato e condiviso, io penso che la riflessione a cui vorrei invitarvi riguarda il ruolo della comunita' ideale delle persone "di buona volonta'", che si riconoscano in un percorso spirituale come centro fondante della propria vita morale, rispetto a eventi di questo genere.
Percio' trovate in indirizzo molti cattolici ma non solo: trovate, in generale e con mille omissioni che spero colmerete*, quelli che Giuseppe Lanza del Vasto, Shantidas, fondatore della Comunita' l'Arche, chiamava "cercatori di verita'".
Io penso che lo siamo tutti, cercatori. Anche i cattolici. E che la verita' si cerca meglio insieme.
In questo caso, una verita' drammatica da cercare insieme, con spirito nonviolento, di non giudizio delle persone e al tempo stesso di fermezza e forza nel prendere posizione di fronte a eventi cosi' drammatici, cosi' dirompenti per la nostra coscienza.
Possiamo consentire, semplicemente tacendo, che centinaia di famiglie vivano in condizioni cosi' precarie?
Se siamo cercatori di verita', uomini e donne di "buona volonta'", possiamo ignorare la questione?
Non si tratta di dare torto o ragione, o peggio appellativi vari, alle persone:
a chi sceglie come luogo della propria protesta una grande e bella chiesa, e si avvicenda a dormire, con i propri figli, sul pavimento e sulle panche;
o a chi fa chiudere i bagni e sospende le funzioni religiose,
o a chi paragona l'occupazione allo stupro della madre...
Non si tratta, ancora una volta, di giudicare le persone "da una parte e dall'altra" (e perche' mai, prima di tutto, ci sono due "parti"?).
No: si tratta, il piu' possibile in spirito nonviolento, di capire che cosa avviene; e poi di esprimersi, di prendere posizione, di agire per quello che si ritiene il bene di tutti.
Si tratta, secondo me, di conoscere i fatti, di porsi delle domande, di provare a essere presenti, ognuna, ognuno di noi, in questo drammatico processo in cui e' in gioco una posta importante:
la dignita' degli esseri umani, e una condizione di vita sufficiente per qualita', e per la protezione dei piu' deboli.
I FATTI
Per i fatti, che molti di voi conoscono gia', vi rimando per vostra comodita' a una serie di articoli e interviste, fermo restando che ognun@ di voi ovviamente sceglie in piena liberta' le proprie fonti.
Trovate i link qui sotto.
Vi segnalo il primo di essi: risale a ieri sera, e contiene un'intervista realizzata dal Laboratorio Zeta a Toni Pellicane, una delle persone piu' impegnate nel Comitato, e varie altre piccole interviste a persone che raccontano le loro drammatiche storie.
LE DOMANDE
Possono essere molte, e' bene che siano molte, e CONDIVISE.
Mi incarico di riecheggiare le vostre che verranno, e di inoltrarle a chi di voi non mi segnalera' esplicitamente di voler essere esclus@ da questa riflessione.
Io mi permetto di lanciarne alcune:
- perche' lo spirito evangelico, che "appartiene" in modi riccamente diversi a chiunque "cerchi verita'", non vince mettendo UNITA' in questa diabolica (letteralmente) divisione fra buoni e cattivi?
- a che serve sospendere le funzioni, nonostante la richiesta esplicita contraria da parte dei senza casa, la promessa di non dare fastidio, il desiderio espresso di parteciparvi?
- che cosa e' Chiesa? che cosa e', come luogo fisico, come luogo dell'anima, come luogo dello spirito?
- "di chi e'" la Chiesa? sempre come luogo fisico, dell'anima, dello spirito. Del Papa? del Cardinale? dei "fedeli"? degli "infedeli"? delle persone di buona volonta'? degli ultimi? ...
- chi e' Chiesa?
- ci sono "mercanti" da scacciare? e chi ha il diritto (cioe' il potere SPIRITUALE, come il Cristo) di scacciarli?
- chi sono i mercanti di oggi? le Marie Maddalene? gli scribi?...
- possiamo fantasticare un po', presuntuosamente e per quello che vale la nostra fantasia, su cio' che in questa circostanza direbbe e farebbe il Cristo? e tanti grandi esseri umani - Francesco d'Assisi, Filippo Neri, Albino Luciani, Giovan Battista Montini, Helder Camara, Angelo Giuseppe Roncalli, Lorenzo Milani, Ernesto Balducci, Teresa di Calcutta...
Lo ammetto: queste prime domande non sono affatto neutre, trasudano opinioni nette. Me ne dolgo ma non riesco a farne a meno. Spero che chi interverra' fara' meglio, sapra' essere piu' equivicino, sapra' porre delle domande che coinvolgano a pieno titolo e con pari dignita' tutte e tutti coloro che si interrogano sul senso profondo della vita propria e degli altri.
LE AZIONI
Dipendono dalle convinzioni che ci facciamo.
Ognun@ percio' scegliera' le sue:
- messaggi di presenza e di solidarieta' o di presa di distanze
- presenza di ogni genere: spirituale, animica, fisica
- idee, progetti
- collaborazioni a vario titolo
- potenziamento dell'informazione, dell'esame collettivo della realta', della riflessione comune...
I segnali indicano chiaramente che potrebbe prepararsi uno scontro "ideologico", con mobilitazioni varie che conosciamo gia'.
Nella misura in cui riteniamo che ogni separazione all'interno della grande allargata comunita' spirituale e' connotata diabolicamente, lavoriamo in modo nonviolento per superarla.
Grazie per il vostro ascolto, e d'avanzo per ogni vostro contributo
Sergio Di Vita
http://www1.autistici.org/zetalab//index.php?mod=read&id=1161732503http://www1.autistici.org/zetalab/print.php?news=1161732503(versione stampabile)http://www.centroimpastato.it/publ/online/lotta_casa.php3
http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/4533b25a6b2a2.html
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/cronaca/cattedrale-palermo-occupata/cattedrale-palermo-occupata/cattedrale-palermo-occupata.html
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/2006/10/17/news_1846.shtml
Questa mail e' inviata a
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Vivian Wiwoloku
* chiedo, a chi di voi ritiene di inoltrare questo messaggio a persone potenzialmente interessate al tema, di comunicarmi separatamente il loro indirizzo e.mail (se vuole), per unificare e non disperdere un eventuale indirizzario, che mi impegno a mantenere riservato.
Chiunque desidera non partecipare a questa riflessione, non ha che da comunicarmelo.

venerdì, ottobre 13, 2006

sabato, maggio 13, 2006

PRESENTAZIONE

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Immaginate l'impatto mediatico e simbolico,
il possibile fare trasversale dell’accogliere
PRODI IN SICILIA
in "domicilio obbligato"
per
INFORMARE DAVVERO
sui problemi reali, il lavoro, la vita
CON MILLE FESTE
da organizzare nelle città, nei quartieri
per
DENUNZIARE
almeno un maggiore e inquinante caso locale
di malaffare eversivo e comportamento criminale
SUL TERRITORIO
presentando nelle feste le pubblicabili
COSE FATTE
e quelle che bisognerebbe ancora fare e pubblicare

per
(DI)MOSTRARE CHE
la Sicilia cambierà in meglio,
con Rita Borsellino Presidente

Cerchiamo volontari

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Cerchiamo volontari. Vogliamo credere a quello che ci è successo. Nella nostra città è bastata una festa di quartiere organizzata due giorni prima delle elezioni nazionali per verificare, a conti fatti in quel quartiere, un bel po' di voti in più rispetto agli ortodossi previsti. Potrebbero scontarsi altre considerazioni, potremmo depurare ulteriormente il dato finale. Resterebbe comunque altamente probabile l'ipotesi che la festa organizzata a ridosso delle elezioni abbia apportato un significativo contributo a quel maggior successo difficilmente spiegabile altrimenti. La storia, se non fosse già vera, meriterebbe comunque di essere considerata tale. E cercare di ripeterla e replicarla altrove per Rita Borsellino Presidente in altre 10, 100, 1000 realtà e quartieri diversi. L'appello invito alle sinergie è nato da qui, da queste considerazioni. Anche un piccolo gruppo, al limite un singolo, coinvolgendo i prossimi e lavorando in rete, potrà fare molto di più, meglio ancora se con Prodi in Sicilia. Basterà il piccolo poco di ciascuno... il non solo votare e fare la solita vita di tanti...
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Buon lavoro a tutti!

venerdì, maggio 12, 2006

Lettera aperta a Prodi

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Questa è la lettera aperta a Prodi che abbiamo concordato e rivisto nei vari incontri di Sinergie su Incontriamoci. Incontriamoci è uno strumento prezioso nella sua semplicità d'uso. Provare per credere. Basta registrarsi per organizzare incontri dei quali è possibile leggere in rete una descrizione estesa e il resoconto completo di foto. Non hai ancora visto il link? Fallo! La lettera (rivista e aggiornata alla recente sortita di Berlusconi), gli strumenti collegati e la campagna sottostante sono stati presentati a Palermo sia ai Comitati per Rita che agli amici di beppe grillo.
Organizzate altri incontri in altri luoghi, mettetevi in contatto con noi o con loro. Inviate l'appello a Prodi, alle segreterie dei partiti dell'Unione, ai contatti che ritenete più utili. Un primo elenco di utili mail cui inviare la lettera appello l'abbiamo ricevuto da Sergio, che ringraziamo. Altri indirizzi utili sono cerca.com e ipse.com
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mercoledì, maggio 10, 2006

NOI SIAMO QUI_appello da firmare



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SINERGIE
IPOTESI DI APPELLO REPLICABILE
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Per una postazione modello replicabile sono sufficienti due volontari, un tavolino, gli strumenti della campagna, l'autorizzazione per la raccolta delle firme. Ma si può fare qualcosa anche con meno e da soli... In dettaglio gli strumenti sono:
  • poster di richiamo
  • magliette d'impatto pubblicitario
  • fogli invito alle sinergie
  • APPELLO: lettera aperta a Prodi da far firmare
  • Incontriamoci: facile e veloce strumento di supporto organizzativo
  • comitatixrita: per il coordinamento di rete
  • Bispensiero: il sito portale siciliano degli amici di beppe grillo
  • Rita Presidente: per gli aggiornamenti sul sito ufficiale
  • questo blog: per gli aggiornamenti su questa campagna

Nella postazione ovviamente è preferibile che sia presente anche un campionario il più possibile esteso dei materiali per Rita Borsellino Presidente.

IN PRATICA

In un unico foglio fotocopiabile a4 fronte retro si possono registrare fino a 50 indirizzi e-mail. Segnalate sempre le informazioni finali sull'importanza di scrivere in stampatello maiuscolo, sul mantenimento della netiquette oltre la privacy, sulle sinergie possibili tra gli interessati.
I testi della campagna sono già predisposti in un file word pronto per la stampa in a4. La presentazione della campagna e la testata dell'appello si possono applicare su un'auto.
La testata dell'appello è poi già predisposta in un file publisher già pronto per la stampa formato poster cm 67x100 (costo variabile, almeno 3,50 euro su carta comune) da essere utilizzato come richiamo per un panchetto di raccolta firme .
In altro file word a parte sono impostate le immagini da stampare nei transfer da applicare come fronte e retro delle magliette che vedete qui sotto.
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sabato, maggio 06, 2006

Queste due magliette creative

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Queste due magliette sono costate 5 euro (avremmo potuto acquistare altro, 4 magliette 5 euro, ma la qualità era inferiore). I transfer sono costati 8 x 1,05 euro = 8,40 euro. Sei transfer sono stati stampati con una stampante b/n, due con una stampante colore professionale, in una tipografia che ha voluto 2 euro. I transfer sono stati poi incollati a caldo grazie alla piastra professionale di un amico che le magliette le fa in serigrafia, anche per piccole serie. Avremmo potuto usare il ferro da stiro e fare da noi, ma abbiamo preferito chiedere all'amico per un servizio più efficace e per sapere quanto costerebbe una piccola serie. L'amico si è prestato gratis, e ha consigliato che per ogni maglietta - per quanto riguarda i tre transfer in b/n - potrebbero in alternativa costruirsi i clichés per 50 euro + il costo per le singole battute, che ovviamente varierebbe per la quantità della richiesta (ha fatto capire che - giustamente - deve comunque coprire il suo costo-lavoro). Per la foto a colori invece il transfer resta la soluzione più economica. Dovremmo fare i nostri calcoli, richiedere i clichés dopo avere trovato le magliette, aspettare lui e il cumulo delle richieste minime necessarie. Risparmieremmo 3,15 euro di transfer per maglietta ma dovremmo superare il costo fisso dei 50 euro di clichés + il costo battuta variabile. Insomma, dovremmo ordinare almeno 50 magliette per cominciare a risparmiare...
Conclusione: meglio queste due magliette che abbiamo fatto in giornata: 5 + 8,40 + 2 = 15,40 per ambedue le magliette, ovvero 7,70 euro a maglietta. Chi fosse interessato, può chiedere qui i files originali per rifare in giornata queste specifiche magliette... oppure, chi vuole fare altro, lo faccia davvero, gratificherà la propria creatività... di magliette ciascuno ne indossa non soltanto una...

giovedì, maggio 04, 2006

PROGETTO MAGLIETTA

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Se non c'è tempo, se viene difficile, se per mille motivi non vi sta bene acquistare solo la maglietta "ufficiale", se siete stuzzicati dalla vostra creatività e preferite come azione in più e ancora migliore di un "passivo" acquisto fare da voi una maglietta che dia una quotidiana comunicazione sociale, ebbene: fatevela! Basta un computer: per una soluzione totalmente artigianale - che può avere il pregio di una massima velocità - sarà sufficiente poi stampare (o far stampare) le immagini su dei "transfer" da comprare in una cartoleria attrezzata e infine applicarli a caldo con un ferro da stiro su una maglietta necessariamente bianca per semplicità. Attenzione alla stampa dei transfer: deve essere speculare, girata cioè di 180°. Per un risultato più "professionale" può essere un'idea quella di chiedere la stampa a caldo a chi le magliette le fa. Per chi fosse interessato alla specifica maglietta che vedete qui sopra: possiamo inviare i files originali per un pronto uso.

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