mercoledì, novembre 01, 2006

Aggiornamenti, e opinioni

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Da: Giuseppe Boscarino: Per amore Per amore

in sintesi: mi disturba l'idea che questo Governo (che io ho contribuito ad eleggere) decida così allegramente/tragicamente (?) di scorte, d'impiego di mezzi e addetti ben altrimenti utilizzabili

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giuseppe
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ps: in dettaglio, volendoci ricamare un po' sopra, spero di non avere perso troppo tempo (e di non farne perdere tanto a voi) nel montare quanto segue, cronistoria di un intervento multimediale interattivo che potete tentare di ricostruire... se vi va...
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per buona lettura inoltro quindi quanto chiesto al
contattaci di
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Elio e le storie tese
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mi potete aiutare?
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Avrei voglia di cambiare il link attuale (che porta alla homepage del vostro sito) a un altro link che direttamente faccia ascoltare anche solo per alcuni secondi il vostro live sabbiature del 1 maggio 1991 [quello del "ti amo ti amo Andreotti (e non solo)" e "per amore per amore ti votiamo", ndr]. Il tutto per meglio "significare" il "Per amore Per amore" scelto come titolo di un post del blog
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http://progettomaglietta.blogspot.com
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Da: Giuseppe Boscarino: Per amore
Per amore 2
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per chiarezza e completa conoscenza
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inoltro un altro modo d'impiego del tempo
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a cui io per esempio dichiaro di volere partecipare
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giuseppe
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Sergio Di Vita a List

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a Palermo, il 27 ottobre 2006

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Vi trasmettiamo il testo che verra' sottoposto fra due giorni al Prefetto di Palermo. Con preghiera, se lo condividete, di diffusione e adesione immediata. Potete aderire presso la Cattedrale, o inviare le vostre adesioni a questo indirizzo e.mail.
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Grazie.
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"Sostenendo le famiglie del Comitato di lotta per la casa "12 luglio", che dal 12 ottobre presidiano la Cattedrale di Palermo, e ritenendo legittime le loro richieste, chiediamo al Prefetto di Palermo la convocazione immediata di un tavolo di trattativa alla presenza dei rappresentanti del Comune di Palermo e del Comitato di lotta, in permanenza del presidio della Cattedrale, al fine di arrivare ad una soluzione concreta".
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Per conoscere la storia recente della lotta per la casa a Palermo:
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http://www1.autistici.org/zetalab//index.php?mod=read&id=1161732503
http://www.centroimpastato.it/publ/online/lotta_casa.php3
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Stasera alle ore 20 del 26 ottobre 2006
nella Cattedrale di Palermo
un momento di condivisione,

riflessione e preghiera
(per chi vorra' pregare)

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con padre Alex Zanotelli, comboniano
i Laici Comboniani
la comunita' Kairos
e varie altre comunita' palermitane.

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Una manifestazione di vicinanza e di solidarieta'
con le famiglie senza casa di Palermo

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che da due settimane presidiano la Cattedrale,
lasciandola pulita e aperta alle visite e alle funzioni,
per testimoniare pacificamente il loro dramma.

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L'invito e' rivolto a tutte e tutti coloro, religiosi e non, che vogliono conoscere questa realta' o che, conoscendola, vogliono manifestare la loro solidarieta' agli ultimi di questa citta' con la presenza e la partecipazione.
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Vi chiediamo di estendere il piu' possibile questo invito.
Grazie. A stasera.
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Il 26/10/06, Sergio Di Vita <sdivita@neomedia.it> ha scritto:

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Mentre vi scrivo potrebbe essere gia' in atto, o gia' effettuato, lo sgombero forzato della Cattedrale, con il suo esiziale strascico di possibili feriti, di bambini che subiscono scene drammatiche, di senso di frustrazione e sconfitta, di naturale inasprimento delle coscienze. Gia' ieri sera una donna anziana ha avuto un malore ed e' stata portata in ospedale.
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Ma andiamo con ordine.
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Tutti i segnali di ieri fanno temere l'imminenza dello sgombero.
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Vista l'emergenza dell'emergenza, finche' si rimane in Cattedrale
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I MOMENTI DI PREGHIERA SARANNO
NON PIU' SOLTANTO LUNEDI' SERA,
MA TUTTE LE SERE A PARTIRE DA STASERA,
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voluti e bene accolti dalle persone presenti, organizzati dalle varie comunita' palermitane, come segno CONCRETO e INEQUIVOCABILE di vicinanza con gli ultimi, e come manifestazione della volonta' del popolo di Dio di pregare nella SUA chiesa, in una chiesa da cui il suo parroco ha fatto portar via il Santissimo (gesto che equivale ad una sconsacrazione), e in cui ha sospeso le funzioni religiose, nonostante i senza casa abbiano non solo espresso il loro desiderio di parteciparvi, ma garantito lo svolgimento sereno, alzandosi ogni mattina alle 6 e mezza e sgomberando e pulendo tutto.
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I SEGNALI:
  1. ieri mattina, una riunione straordinaria, in Prefettura, del Consiglio per l'ordine e la sicurezza, in cui e' stato affrontato il tema dello sgombero della cattedrale.
  2. in serata, il comunicato stampa dell'Arcidiocesi di Palermo, dal titolo "La Chiesa palermitana accanto ai senza casa sollecita lo sgombero della Cattedrale"
  3. alle 22, la visita del parroco mons. Lo Galbo, scortato da due poliziotti.


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Il primo segnale e' evidente: e' la scelta di un organo, la Prefettura, di adottare una linea dura, a fronte di un problema di una gravita' inaccettabile in una civitas degna di questo nome,

I CUI ASPETTI PIU' EMERGENZIALI SI POTREBBERO RISOLVERE IN POCHE ORE.

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Il secondo e il terzo meritano qualche riflessione in piu'.

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IL COMUNICATO STAMPA DELL'ARCIDIOCESI

Lo riporto integralmente:
25 Ottobre 2006 comunicato stampa 156/2006

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La Chiesa palermitana accanto ai senza casa sollecita lo sgombero della Cattedrale

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La Chiesa di Palermo è sempre accanto ai poveri, ai senza lavoro, ai senza casa, agli immigrati, ai carcerati e agli ex detenuti. Basti leggere i molteplici interventi del Cardinale Arcivescovo Salvatore De Giorgi per rendersi conto di quante volte ha dato loro voce sia in Cattedrale sia nella Sala del Comune sia nelle Piazze. Questo è il compito della Chiesa, che non può sostituirsi alla politica e alle istituzioni civili, le uniche responsabili della soluzione dei problemi sociali. Tuttavia, poiché la Chiesa non può chiudere gli occhi davanti ai bisogni concreti ed emergenti, quella palermitana ha dato vita ad alcune opere - segno della carità e del suo essere doverosamente dalla parte degli ultimi, con i quali il Signore Gesù ha voluto identificarsi. A parte l'interesse concreto dimostrato per i "senza casa" dal Cardinale Arcivescovo in quanto Presidente delle Opere Pie "Card. Ernesto Ruffini" e "Pignatelli-Gulì", mettendo a loro disposizione alcuni locali delle medesime, a parte gli interventi continui offerti dalla Caritas Diocesana attraverso i suoi 10 Centri di ascolto e quelli delle Caritas parrocchiali, la Chiesa di Palermo ha realizzato:

  • La Casa di accoglienza Giovanni Paolo II, per donne in difficoltà.
  • La Mensa Diocesana, aperta ogni giorno a tutti i bisognosi, senza distinzione di religione, di nazionalità, di cultura.
  • Il Centro Agape, che offre servizi polivalenti a persone indigenti, nel cuore dell'Albergheria.
  • La Locanda del Samaritano, per l'accoglienza notturna dei senza dimora.
  • L'ambulatorio sanitario per extracomunitari.
  • Il Centro Koinonia per l'accoglienza diurna dei disabili.
  • Il Giardino di Madre Teresa, centro integrato di accoglienza diurna per minori.
  • Il Centro Communio per detenuti ammessi alla misura alternativa alla pena.
  • Il Centro Santa Rosalia per l'accoglienza di donne, familiari di detenuti o ospedalizzati.
  • Ben 15 progetti di promozione umana e solidarietà a favore di minori, malati mentali, disabili, immigrati, detenuti, in diverse parrocchie urbane ed extraurbane.
  • Centri di distribuzione di viveri e di vestiario.

Dispiace, pertanto, che da qualche parte si offenda la verità, insinuando che la Chiesa palermitana sia indifferente o addirittura ostile nei confronti dei "senza casa". Oltretutto, è stato proprio il Cardinale nel 2002 a proporre l'utilizzo dei beni confiscati, nel rispetto delle norme vigenti. Ma dispiace anche che si faccia ricorso alla occupazione della Cattedrale per fare emergere la gravità del problema, dall'Arcivescovo comunque sempre e con decisione sollevata. Se è vero che la casa è un diritto, è anche vero che è un diritto dei fedeli svolgere le celebrazioni liturgiche e le attività pastorali in un contesto sereno e dignitoso, alieno da ogni forma di strumentalizzazione.

E in realtà - come attestano i responsabili della Cattedrale - si verificano al suo interno, di giorno e di notte, comportamenti che non si addicono alla sacralità del tempio.S'invitano, pertanto, i carissimi fratelli e sorelle "senza casa", ai quali la Chiesa di Palermo sarà sempre vicina, a lasciar libera la Cattedrale, anche per favorire le auspicate trattative con le Istituzioni, che in tal senso hanno manifestato la loro disponibilità, e alle quali la Chiesa rinnova l'appello a trovare soluzioni idonee e urgenti nel rispetto della giustizia e della legalità.
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I commenti sarebbero tanti. Mi limitero' a chiosare alcuni passaggi, perche' ci sono alcuni fatti che non tutti sanno. Sotto forma di domande:

  • perche' la "Chiesa palermitana" (cioe', chi?) si rivolge ai senza casa attraverso un comunicato stampa, che fino a ieri sera era raggiungibile solo su Internet, e non comunica di presenza? Questo e' stare "accanto"? Perche' non "avvicinano" - come si dice da noi? Cosi', tanto per vedere nomi e facce, di questi che si autodefiniscono "LA Chiesa palermitana". E, chi non sottoscrive il comunicato non e' Chiesa palermitana?

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  • quando ha proposto, il Cardinale, "l'utilizzo dei beni confiscati, nel rispetto delle norme vigenti"? A nessuno del Comitato di lotta per la casa risulta cio'.Risulta invece che e' stato il Comitato ad avere l'idea, e a proporre tale soluzione al Prefetto, che non si convinceva e la bocciava. E' stato il Comitato che e' tornato a insistere con il patrocinio dell'Ufficio nazionale di Libera per i beni confiscati, e forte della chiarezza della legge in merito, e questo ha portato finalmente, caso pioniere in Italia, all'assegnazione di 40 alloggi. Se lo ha fatto anche il Cardinale, bene. Ma forse la prossima volta sarebbe bene comunicare, stare piu' "accanto".

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  • "E in realtà - come attestano i responsabili della Cattedrale - si verificano al suo interno, di giorno e di notte, comportamenti che non si addicono alla sacralità del tempio ." Questa e' un'affermazione estremamente grave, tanto piu' grave quanto piu' chi la sottoscrive (l'Arcidiocesi nella sua interezza, dunque TUTTI i parroci), AFFERMA IN MODO SINUOSO COSE GRAVI ALL'INDIRIZZO DI ALTRE PERSONE, SENZA ESSERNE TESTIMONE. A meno che non siano venuti col mantello dell'invisibilita'. Come si chiama questo comportamento, in termini legali? e in termini morali? e in termini cristiani? Chi sono "i responsabili della Cattedrale"? Che cosa "attestano"? Quali sono questi "comportamenti che non si addicono alla sacralita' del tempio"? Signori parroci, rispondete. Che ne sapete di cio' che avete sottoscritto? Dite che cosa avete visto di persona, siatene testimoni. Oppure, riparate a questa calunnia. E' vostro dovere di uomini, prima ancora che di sacerdoti di Cristo. Venite a vedere. Vedrete un luogo pulito, ordinato, rispettato in ogni suo angolo. Vedrete cartelloni di varia natura e tenore, sul sagrato. Vedrete giocattoli, sul sagrato, di bambini che per un po' giocano riparati e protetti, invece che per la strada. Vedrete e ascolterete gente dignitosa, composta, che cerca di mantenere la serenita', ognuno col suo carattere e in pieno spirito di condivisione, nonostante tanti drammi individuali e collettivi. Vedrete gente che si riunisce ordinatamente per stabilire il da farsi, e tutte le cose che si decidono sono sempre rigorosamente pacifiche. In una parola, vedrete una Chiesa vivente.

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LA VISITA SERALE DI MONSIGNOR LO GALBO

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E' arrivato con un foglio in mano, scortato da due poliziotti. Cercava "responsabili" con cui parlare. Ne ha trovato un paio, a cui ha chiesto di dichiarare se la Cattedrale era occupata o no.
Abbiamo tentato di spiegargli che la Cattedrale non era occupata, ma presidiata. Non capiva la differenza, nonostante le spiegazioni (un posto e' occupato quando si chiude, e se ne impedisce l'accesso; invece la Cattedrale e' aperta giorno e notte, pulita, sorvegliata come mai - chiedete con che facilita' sono entrati i "brutti sporchi e cattivi"; e visitata da frotte di turisti). E continuava a ripetere "se e' occupata, me ne vado. Se no, devo chiudere"... Alla fine ha tentato, invano, di far scrivere di suo pugno a uno dei responsabili "la Cattedrale e' occupata (vabbe', presidiata...)". Tutto cio' mentre varie persone dialogavano con i poliziotti, molto bonari, che avevano un'aria alquanto imbarazzata, e si rendevano ben conto che l'aspetto umano di questa scena era paradossale. A domanda rispondendo, Mons Lo Galbo dichiarava di non sapere niente del comunicato stampa. Insomma, questa Arcidiocesi, a nome di chi scrive, se nemmeno il parroco della Cattedrale ne sa niente?... Esaurito il suo primo tentativo (ognuno colleghi o non colleghi come vuole questo fatto con i due precedenti), ha preso carta e penna e ha cominciato a copiare il testo di tutti i cartelloni. A che serve cio', secondo voi?... Gli abbiamo detto che gia' che c'era poteva anche fotografare i giocattoli; e gli abbiamo spiegato un passo del Vangelo scritto in un cartellone, che "non capiva". E gli ho anche detto che, nel caso improbabile fosse tentato di fare un estratto di questi testi, tra cui alcuni sono effettivamente piu' arrabbiati di altri (provate voi ad avere 70 anni e dormire da sette mesi all'aperto in "piazza delle Vergogne", e poi a dire scusi e prego), mettero' a disposizione della cittadinanza il testo integrale di tutti. Ne spicca uno, che contiene il resoconto testuale di una frase rivolta proprio da mons. Lo Galbo, ieri mattina, alle persone senza casa: "ANDATEVI AD OCCUPARE LA CHIESA DEI VOSTRI AMICI" Abbiamo continuato a chiedergli ieri sera di spiegarci meglio che voleva dire, con quella frase. Non rispondeva. Glielo chiedo ancora: Monsignor Lo Galbo, che voleva dire? chi sono secondo lei i "nostri" amici? sono diversi dai suoi? Cristo di chi e' amico? lei che si proclama "rappresentante di Dio in Terra", come mai fa questa distinzione? il Dio che lei piu' di noi rappresenta, che distinzioni farebbe secondo lei? e di chi si proclamerebbe, oggi come allora, Amico?

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Questo lei lo chiama "stare accanto ai senza casa con le virgolette"? Ah, gia', scusi. lei con il comunicato della "Chiesa Palermitana" non c'entra, non ne sapeva niente (non dovrebbe risentirsi con chi ha preteso di parlare anche per bocca sua?). E dall'alto di quale Sua conoscenza esoterica, mons. Lo Galbo, ha tacciato di simulazione quella donna anziana che hanno portato via con l'ambulanza?

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Sergio Di Vita

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